di Mattia S.
Poco fa, con il tg4 in testa, le reti dei media tradizionali hanno incominciato a rigurgitare il colore chiaro della fumata, scandendolo seguendo il ritmo delle campane celebrative che, suonando apposta per l'occasione, ne evidenziano il religioso giubilo; dopo l'iniziale colore incerto partorito dal conclave.
L'attenzione si sposta dal comignolo, che libera il fumo bianco, alla folla assiepata sotto la pioggia di "una serata romana", come ripete il cronista televisivo.
L'attenzione si sposta dal comignolo, che libera il fumo bianco, alla folla assiepata sotto la pioggia di "una serata romana", come ripete il cronista televisivo.
Su Twitter, però, il popolo digitalizzato ha anticipato di molto la solennità delle reti televisive, o radiofoniche, e adesso si gode il solito cinguettio
A giudicare da quanto si fa aspettare, penso che sia un Papa donna. #HabemusPapam
— Il Triste Mietitore (@TristeMietitore) 13 marzo 2013
I politici danno il loro contributo:
In palazzo vecchio, davanti alla tv ad aspettare il nuovo Papa #fumatabianca #emozione
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 13 marzo 2013
Gli ironici scherzano amabilmente:
#fumatabianca Sarebbe bello se il nuovo pontefice per dare un immediato segnale di cambiamento esordisse con Gangnam Style
— twittopolis (@twittopolis) 13 marzo 2013
Se il nuovo Papa non é David Bowie non mi interessa #conclave #fumatabianca
— 140 Caratteracci™ (@140caratteracci) 13 marzo 2013
e sempre tra le battute si può carpire qualche dato fondato
PORTA IN ALTO LA MANO SEGUI IL TUO VATICANO.MUOVI A TEMPO IL BACINO,LUI E' IL PAPA ARGENTINO. #fumatabianca
— 'unmissable (@rescuemeniall_) 13 marzo 2013
tweet più seri e autorevoli confermano quelle che erano solo vaghe congetture:
ARGENTINA BERGOGLIO
— Gennaro Carotenuto (@GenCarotenuto) 13 marzo 2013
In un viaggio attraverso il mare magnum dell'informazione digitalizzata, sotto l'auspicio dell'hastag #fumatabianca il popolo della rete si confronta e si sfida seguendo notizie o creandone di nuove e (ahimé) a volte di false. Alcune nate dall'intento goliardico e dalle battute (nello stile di alcuni profili -vedi sopra), altre seguendo l'onda del popolo cinguettante.
Alcuni cercano di scorgere la verità e si prodigano per diffonderla tra le fila dei proprio followers, che sono liberi di credere, accettare, respingere, retwittare o preferire, oppure godersi il divertissement che offre la rete. Altri ancora preferiscono appoggiarsi all'autorità delle televisioni, o ai blog ufficiali.
Già incomincia la rifinitura critica degli elaborati; sia sulle stesse piattaforme di divulgazione istantanea che su quelle atte alla creazione di veri e propri articoli (come questo blog), i cui prodotti finali verranno poi regalati all'oceano digitalizzato.
Da tutte queste sfaccettature nasce un tipo di informazione poliedrica, critica e democratica; attenta ai bisogni e alle necessità di chi si vuole informare. Attenzione: Non tutto, però, va preso per oro colato.
Prestare attenzione e confrontare (af)fidandosi anche alla tradizione, è il primo passo per non incappare in falsi lapalissiani e poter fare, così, della critica costruttiva.
Anche io ho dato il mio -modesto- contributo (con malcelato ottimismo)
#fumatabianca nigeriano, USA, italiano...un papa argentino, dalla povertà, è pur sempre una novità #rigenerazione
— Mattia Sangiuliano (@Sangy91) 13 marzo 2013
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